Ciao ragazzi!
Oggi potete mettere a posto per un attimo pentole e cucchiai, perchè ho una sorpresina che sono sicura vi piacerà:
Omar Abd el Naser, fotografo professionista diplomato all’Istituto Europeo di Design di Milano, ha deciso di realizzare per tutti voi che seguite il sito “Le Ricette dell’Amore Vero” un corso gratuito per imparare l’arte della Food Photography!!!
Lascio subito la parola ad Omar per la prima lezione e vi aspetto numerosi!!!
Un bacio,
Claudia Annie
Parlare di fotografia, per chi come me ne è permeato completamente, è sempre un immenso piacere. Che parli di moda, di pubblicità, di sport o di cronaca, questo è un mondo che sa offrire tantissimo ad ogni suo livello di appartenenza, sia all’osservatore occasionale, quale fui a suo tempo, sia al maestro che la vive e la crea.
E’ quindi con onore (e anche con un pò di emozione) che inizierò ad affrontare con voi un particolare e alquanto piacevole ramo della fotografia, la “Food Photography“, o fotografia di cibo, attraverso un vero e proprio corso che vi insegnerà a trasformare le vostre deliziose ricette in vere e proprie leccornie per gli occhi.
Per fare questo, naturalmente, ci sarà bisogno di fare qualche passo indietro, accennando alla storia della fotografia, a come utilizzare l’innumerevole varietà delle fotocamere oggi in commercio, le diverse locations dove fotografare i nostri piatti e le tecniche da usare.
Passeremo poi ad esempi pratici, con rimandi ad autori celebri nella fotografia di food (del passato e del presente), parlando accuratamente degli errori più frequenti che il fotografo inesperto può commettere.
Ci sarà anche qualche sorpresa e molti consigli utili ma… andiamo con ordine.
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Food – Niepce |
La fotografia, come tutti la concepiamo, nasce indicativamente nella prima metà del 1800, anche se è difficile darne una data precisa.
Il “brevetto” di quella che considero tra le più grandi invenzioni dell’umanità lo possiamo attribuire a Daguerre nel 1839 (bravi i francesi!), senza dimenticare anche i sig.ri Nièpce e Fox Talbot .
Egli creò il primo rudimentale modello di pellicola, una lastra nominata “dagherrotipo“.
La pellicola più comunemente intesa, invece, vedrà la sua vera diffusione solo il secolo successivo.
Pur essendo nata in Francia, la fotografia non tardò a svilupparsi anche in Inghilterra, Germania, Italia e Stati Uniti.
Le prime applicazioni ( anche viste le dimensioni delle fotocamere di allora) riguardarono l’arte, essendo la fotografia figlia della pittura, quindi ritratto posato di nobiltà e gente di ceto alto. Poi furono la pubblicità ed infine la documentazione giornalistica ad aggregarsi e farne il principale strumento di diffusione, complici la nascita di pellicole più economiche e macchine più leggere.
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Talbot |
Da Talbot ad Atget, da Sieglitz a Sudek, da Robert Capa a Scianna, sono stati centinaia i maestri che hanno posto il loro mattoncino per la creazione di questo mondo che combina così sapientemente il reale all’astratto; mondo che arriva poi al 1998, dove vedono la luce le fotocamere digitali di largo consumo.
Cosa abbiano portato, se positività o negatività nel mondo della fotografia, lo lasciamo stabilire ai critici e agli opinionisti. Quello che vale la pena dire, è che da quel giorno la fotografia è diventata davvero alla portata di tutti e, ad oggi, è possibile per chiunque abbia passione e un pò di talento (che non guasta), creare immagini davvero belle e significative.
Ora, dopo questa breve introduzione con la quale ho voluto solo darvi un’idea di quanta storia ci sia dietro alle compatte od alle reflex digitali, direi che possiamo concentrarci sul vostro argomento preferito: il cibo!
Essendo questa prima lezione dedicata alla storia, vediamo in breve chi si è inventato l’idea per le prime immagini di food.
Tecnicamente, la fotografia di cibo è una fotografia di still-life, ovvero di natura morta.
Sebbene l’espressione “natura morta” sia assolutamente evitabile quando si parla di cibo, è invece fondamentale considerarla per capire chi ne fossero i precursori della rappresentazione per immagini.
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Natura morta con carpa e ostriche – Manet |
Naturalmente i nostri amici pittori, che fecero della natura morta uno tra i principali soggetti delle loro opere.
Basti pensare alla natura morta con carpa e ostriche di Edouard Manet, o se preferite il salmone potete pensare a Francisco Goya, o ancora alla famosa Canestra di frutta del Caravaggio.
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Salmone – Goya |
La corrente di pensiero dell’epoca era però assai diversa rispetto ad oggi. Si tendeva a rappresentare il cibo in una veste grottesca, di disfacimento, dai toni cupi e, se mi passate il termine, un pò stomachevoli. Insomma, una perfetta rappresentazione del decadimento.
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Canestra di frutta – Caravaggio |
Attraverso un’altra forte corrente pittorica, quella olandese-fiamminga, le cose iniziarono a cambiare.
Il decadimento lasciò sempre più spazio alla bellezza e allo sfarzo, mantenendo comunque una spiccata vena realistica. Potremmo vederci addirittura la copertina di un magazine dei giorni nostri in alcuni dipinti dell’epoca, come nella “natura morta con ostriche” di Osias Beert. Per questo possiamo dire che la corrente olandese-fiamminga sia stata la vera madre dell’odierna fotografia di food.
Direte voi: ” Ok, tutto interessante, ma alla fine la prima foto con un qualche cibaria chi l’ha scattata?”
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Niepce |
E io vi risponderei: ” Avete presente Daguerre,Talbot e Niépce, citati poco sopra? Perfetto: loro.”
La prima fotografia di food risale al 1827, eseguita da Niépce, mentre Daguerre e Talbot fecero attendere l’umanità altri dieci anni.
Si può dire che ne sia passata di acqua sotto i ponti e che la storia di questo genere fotografico sia, di fatto, cambiata radicalmente. Se da principio furono l’arte e la vena pittorica figlia dei vari Goya, Buonarroti e Beert a farla da padrone, oggi è invece imperante uno scopo prettamente commerciale e pubblicitario.
Tuttavia, sebbene siano passati quasi duecento anni dallo stil life di Niépce, la cosa più affascinante, a mio avviso, resta l’attenzione alla luce e alla composizione tipiche della pittura rinascimentale e barocca, conservate intatte fino ai nostri autori e che regalano alle food photographies lo stesso sapore di quelle opere senza tempo.
Non perdete la prossima lezione qui sul blog “Le ricette dell’Amore Vero“:
imparerete a fotografare il cibo e a trasformare le vostre ricette in delizie per gli occhi!
Per la seconda lezione cliccate QUI!
Per la terza lezione cliccate QUI!
Omar Abd el Naser
www.gnfotografia.com
che bel blog… non ci passavo da troppo tempo….
Grazie! Attendo i prossimi appuntamenti con estrema curiosità!
Molto interessante! Non vedo l’ora di leggere il seguito!!
Articolo interessante se riesco seguirò i prossimi sviluppi.
Ciao !! sei generosissima a condividere con noi tanto sapere ! Aspetto le puntate seguenti !!! Grazie e complimenti per la bellissima idea !!
Bella lezione! Interessante
Adoro la fotografia. Questo post è interessantissimo. Complimenti!
Interessantissimo, non vedo l’ora di scoprire il resto
Grazie!!!!!
il post adatto a me che ho comprato una nikon d5100 e non so come si usa o.0
Wow che bella lezione, aspetterò la prossima!!! buona giornata