“Nonna, mi prepari le cipolline sott’olio?”
Era la mia richiesta durante quei lunghi periodi autunnali in cui foglie gialle e pioggerellina fitta facevano capolino, facendoci dimenticare il sole che fino ad allora ci aveva scaldate nell’orto.
Le conserve della nonna, si sa, sono sempre le più buone, ma quelle della mia di nonna, Felicetta, erano l’apoteosi.
Il suo segreto era proprio negli ingredienti dell’orto, che solo la nostra terra rossa salentina sapeva donare.
E quelle cipolline sembravano proprio felici di essere accarezzate da mani delicatamente forti e appassionate.
Ingredienti:
Preparazione:
pulite le cipolline di Tropea, pesatele e prendetene 1 Kg.
Versatele in una ciotola capiente e aggiungete il sale grosso.
Mescolate e fate riposare per 24 ore.
Trascorso il tempo di riposo, scolatele del liquido in eccesso e versate all’interno 1 l di vino bianco secco ed 1 l d’aceto di vino bianco.
Fate riposare ancora 24 ore.
Quando saranno pronte, scolatele, asciugatele per bene (avendo cura di lasciarle completamente asciutte) e versatele in vasetti sterilizzati, insieme all’olio d’oliva che dovrà coprirle interamente. Chiudete ermeticamente i vasetti e riponeteli in dispensa, in un luogo fresco e asciutto, non esposto alla luce diretta del sole.
Non gustateli prima che sia passato almeno 1 mese, così da sentire un sapore più intenso.
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Rinaldo says
Ciao Caludia,
questo è il periodo che si fanno tante conserve sott’olio, hai qualche ricetta da suggerirmi per le melanzane sott’olio-
Saluti, Rinaldo
Rinaldo says
Buongiorno Claudia,
ti auguro un sereno Natale ed un felice Anno Nuovo-
Tanti auguri ed a risentirci, Rinaldo
Claudia Annie says
Ciao Rinaldo! Grazie infinite! Tanti auguri per un sereno Natale ed un felice anno nuovo anche a te! Un abbraccio
Rinaldo says
Buongiorno Claudia,
ho cominciato a lavorarci già domenica, non ti dico con quante lacrime!!!-
Ti terrò informata, saluti
Rinaldo
Claudia Annie Carone says
ahahahahah uh povero! A chi lo dici… ogni volta che le preparo piango a non finire ahahah
Sai cosa mi hanno detto? Che se le sbucci sotto l’acqua corrente (o immergendole in una ciotola d’acqua) non piangi più. Prova, magari funziona un bacio!
Rinaldo says
Ciao Caludia,
adesso vediamo come vengono seguendo la tua ricetta, io altre volte le ho fatte bollire con l’aceto bianco ed il vino bianco per circa dieci minuti, dopodichè le ho invasate con l’olio, in questo modo sono uscite buone; così come suggerito da te non le ho mai fatte, quello che mi lascia un po perplesso è che rimangono crude, magari escono più buone, ti faccio sapere- Seguirò il tuo consiglio per cercare di non piangere, sapevo che avresti fatto una risata, ma è la verità-
Buona serata, Rinaldo
Claudia Annie Carone says
Ciao Rinaldo,
ti garantisco che il metodo di cottura per macerazione in aceto è il metodo più naturale, delizioso e soprattutto salutare, perchè si evita che la verdura perda tutte le proprietà organolettiche.
La mia cara nonna Felicetta le preparava così, quindi sono proprio una garanzia!
Un bacione
Claudia Annie
Rinaldo says
Ciao Caludia,
dopo circa sei mesi dalla preparazione, ho assaggiato le cipolline sott’olio seguendo la tua ricetta- Devo dire che sono uscite ottime, anche se con quel retrogusto di crudo, che in ogni caso non dispiace-
Tanti cari saluti, Rinaldo
Claudia Annie says
Sono molto molto contenta che ti siano venute bene! Le vere conserve di una volta dovevano rigorosamente macerare a crudo: a cuocerle non ci vuole niente, ma non è assolutamente la stessa cosa. Per assaporarle al meglio bisogna fare uno sforzo e dimenticare quelle di dubbia qualità che si comprano solitamente al supermercato. Un abbraccio e torna a trovarmi!
Rinaldo says
Ciaco Caludia,
vorrei sapere, ma 13 grammi di sale per un chilo di cipolle, non è poco?
Saluti, Rinaldo
Claudia Annie Carone says
No, anzi! E’ una dose perfetta, perchè vi è l’aceto che da sapidità ulteriore!
Un bacio e grazie per essere passato da qui
Rinaldo says
Gentilisimma, grazie a te per la risposta, saluti e buon fine settimana,
Rinaldo
Claudia Annie Carone says
è un piacere esserti d’aiuto! Se provi la ricetta fammelo sapere! Un bacione
Rinaldo says
Buongiorno Claudia,
ho cominciato a lavorarci già domenica, non ti dico con quante lacrime!!!-
Ti terrò informata, saluti
Rinaldo
Ale says
oltre alla tradizione e ai buonissimi ingredienti, il valore che le nostre nonne e nonni davano ai frutti della terra e la passione che mettevano nel preparare e conservare i loro prodotti avevano sicuramente il valore aggiunto. Ottimo vasetto !
Claudia Annie Amore Vero says
@Veronica: sono cipolline di Tropea. A me le ha donate mia suocera, che è colei che, avendo l’orto, mi da tutti i prodotti freschi appena raccolti
I lampascioni sono un’altra cosa
Veronica says
Wè Claudiètte… ma queste sono cipolline di Tropea? Non le ho mai viste in giro così, dove le trovi? Mi ricordano tanto i Lampascioni, lampacioni, non so manco come si scriva =)
Sono loro?
kiara says
wooow, rubo la ricettina. bravissima ciao e buon week end kiara
SQUISITO says
quanta pazienza mia cara a sbucciare tutte quelle cipolline….però sei bravissima!
un bacio
ELENA says
non sono una grande amante delle cipolline ma ti sono venute benissimo