Chi sperava di trovarci del gossip, probabilmente è rimasto deluso.
Sto parlando de “Il vaso di Pandoro: ascesa e caduta dei Ferragnez”, il nuovo libro-inchiesta di Selvaggia Lucarelli, edito da Paper First Editore.
Ciao! Sono Claudia Annie Carone, sono una giornalista e mi occupo di enogastronomia. Non ho mai fatto mistero della mia stima per la scrittrice Selvaggia Lucarelli, che reputo sempre puntuale, sempre vera, in ogni suo intervento. Molto più di tantissimi colleghi che mantengono stretto il loro tesserino.
La prima cosa che salta all’occhio mentre si legge il libro in questione è la forza manipolatrice dei social media, che diventano mediaticamente potenti, nonostante la totale incompetenza di chi li sfrutta per i propri profitti.
Anzi, spesso, come in questo caso, è proprio la totale incompetenza, scambiata per ingenuità, a generare nel pubblico una sorta di vicinanza nei confronti di un mondo che invece è totalmente estraneo e che ragiona in termini di “prodotti” e “numeri”, di “account” ed “insight”, piallando tutti quegli esseri umani che non vivono la bolla ingannevole fatta di ostentazione di uno status patinato, che guarda troppo in faccia l’intimità familiare, persino dei minori.
Soffiando via lo zucchero a velo dalla superficie del Pandoro e da tutta la fuffa-beneficenza perpetrata a tavolino, la Lucarelli mostra, in modo lucido ed elegante, la parabola Ferragnez e ciò che resta: la povertà e l’abuso digitale che oggi rappresentano più che mai l’involuzione della specie.
Non so se ci sia mai stata realmente una vera ascesa del fenomeno Ferragnez, ma di certo la caduta di questi due individui è stata rovinosa e irremeabile.
Direi che dopo aver letto questo libro il prossimo passo sarà quello di farmi fare una stola in seta con su scritto “pensati liberata”.
Grazie, Selvaggia.
Ne avevamo bisogno.
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